Categorie: ristorante
La cucina è quella del pluristellato D'Amato che dopo il disastroso terremoto ha trasformato il locale in questa osteria nell’hotel a poca distanza. La sala da pranzo con pochi tavoli con un bell'affaccio su un giardino , è semplice , moderno e colorato, molto accogliente. Belle stoviglie, bicchieroni colorati per l’acqua e calicioni per il vino. Il cameriere (non so se è il figlio) è molto cortese e ci descrive i piatti con cura. Dall’invitante lista , peraltro con prezzi abbordabilissimi, scegliamo come antipasto due crostoni con pomodorini, burrata e acciughe con gocce di salsa al basilico. Un accostamento formidabile, l’abbiamo assaporato in tutte le sue sfumature. Come primo piatto mio marito sceglie i tortelli di pesce con pomodori secchi, favolosi. Invece io il baccalà alla piastra con pomodori e basilico. Anche questa preparazione era superlativa. Il baccalà dolcissimo e morbido, con una deliziosa crosticina fatta con pangrattato e farina di mais per rinforzare la croccantezza. Da bere una bottiglia di bianco, non ricordo se bollicine o fermo (era primavera) appena sufficiente invece il dolce: una specie di zuppa inglese molto asciutta. Inutile dire che tutti i piatti erano presentati in modo ricercato, da fotografare! Il conto onestissimo di 35 euro circa ci invoglia a ritornare al più presto!