Un locale caratteristico nei pressi del centro cittadino che con la precedente gestione del "baffo" ha fatto la storia della cucina mantovana (basta vedere le foto e gli articoli di giornale sulle pareti); piccolo, con pochi coperti, dove è necessario prenotare se si vuol provare la loro cucina. Con una coppia di amici abbiamo prenotato il giorno prima e giunti sul posto abbiamo deciso di ordinare un antipasto misto (composto da salumi, cotechino, polenta, lardo, giardiniera) da dividere in quattro, quattro primi (io ho provato le tagliatelle alla baffo con salsiccia e fagioli), un secondo da dividere in quattro (costolette di agnello al rosmarino) e quattro dolci (per me una bella fetta di tiramisù). Da bere mezzo litro di merlot della casa e un'acqua naturale. Due portate e mezzo a persona per una spesa complessiva di 28,5 euro a testa; totale 114 euro. Porzioni corrette (non eccessive né tantomeno micragnose), gustosi i primi (serviti in tegami di metallo) e i dolci (questi ultimi di produzione propria). Gentile la signora nella spiegazione delle portate descritte nel menù senza un ordine e stranamente mescolate tra di loro.