Trattoria aperta nel 1953 famosa per zuppe, primi piatti, carne e vini toscani.
Astenersi "gobbi" e schizzinosi. Da Mario si va per mangiare bene, tipicamente locale ed eventualmente socializzare con i vicini di tavolo che inevitabilmente avrete al vostro fianco. No wi-fi, no ketchup, no pizza o caffè. Eppure in questa trattoria (a due passi esatti dal Mercato Centrale Storico) mi son trovato così bene che sembrava di essere ospiti a casa di amici; amici di una volta. In pochissimi minuti (per due persone) ci trovano il posto: in un tavolo da sei persone con relativi sgabelli, si alzano due persone e arriviamo noi, vanno via due persone e cambiano i nostri compagni di tavolo. Coperto onestissimo (50 cent. a persona), così come si deve ad una trattoria che mette delle tovagliette di carta e due fettone di pane fresco avvolto in un tovagliolo e ovviamente le varie stoviglie. Abbiamo iniziato con due piatti di paccheri al pomodoro (ottimi, da scarpetta finale, come pretende il locale) e ho proseguito con una bistecca di maiale e un piatto di patatine fritte; per la mia commensale una gustosa zuppa di cavolo nero. Una mezza acqua minerale in vetro e un mezzo rosso sfuso della casa. Ci credete? 33,50 euro. Ho trovato il top a Firenze per i miei gusti. E come recita lo scontrino fiscale alla fine..."e forza viola! "