Immersa nell’Appennino parmense, nel cuore del Parco Nazionale, si contraddistingue per una cucina di grande impronta territoriale, nella quale prevale la scelta di prodotti locali.
Torniamo da rita per il menu a km zero: un passo indietro rispetto allo scorso anno soprattutto per le costolette di agnello che ci hanno deluso. Per il resto un buon antipasto con porcini sottolio, pancetta croccante e formaggio pecorino, un'ottima (ma troppo piccola) crepe con farina di castagne e ripieno di ricotta, buona la variazione di parmigiano (cialda, mousse, gelato), buono anche il dolce alle nocciole. Abbiamo assaggiato anche i funghi fritti, sempre appetitosi. Il tutto per 28 euro bevande escluse. Servizio un po' lento.
Siamo stati nello storico ristorante da rita in concomitanza con gli eventi menukmzero e appennino in tavola e abbiamo così degustato diversi piatti davvero ottimi: carpaccio di crudo con porcini sottolio e gelato al parmigiano (da solo vale il viaggio), frittelle di castagne con pancetta arrostita, tortelli verdi alle patate, anolini in brodo, tagliatlle al sugo di funghi (unica portata un filo deludente, ci aspettavamo porcini freschi), costolette dii agnello cornigliese con patate, funghi firtti da leccarsi i baffi. Ormai sazi non abbiamo potuto rinunciare ad un superbo zabaione servito con castagne o pere selvatiche. Si tratta di una vera conduzione familiare: si respira la genuinità dei piatti e dei sentimenti di un appennino che piano piano se ne sta andando. Arrivare fino a valditacca per conoscere rita, il marito e le figlie aiuta a tenere in vita queste realtà di cui c'è ancora tanto bisogno. Servizio cordiale, sempre col sorriso sulla bocca e da non trascurare ampio spazio bimbi all'esterno. Torneremo per il menu a base di castagne.
FUNGHI CASTAGNE KM 0