Ho avuto modo, in tre sere (non pensavo non avessero punti deboli), di assaggiare quasi tutta la cucina. crescentine: finalmente fritte nello strutto primi piatti: balanzoni stratosferici, mezzemaniche alla salsiccia da concorso, tortellini superlativi. Potrei continuare. secondi piatti: guancialino brasato da nobel, cotoletta alla bolognese una volta tanto fatta come si deve, scaloppina in crosta (non la solita scaloppina al limone o ai funghi e più o meno da ospedale che la ausl dovrebbe far togliere obbligatoriamente da tutti i menù), con salsina di porcini da urlo! Ah! parliamo di dolci: zuppa inglese stellata e una perina gratinata in pasta sfoglia con crema da uscire di crapa. una cosa molto piacevole: in tre sere non ho visto una foglia di rucola, che non se ne può più. così come non ho visto nel menù chiamare le cose con un cognome: antipasto "della casa", vino "della casa", dolce "della casa". Della casa sarà anche un bel cognome ma non potrà mai essere un buon antipasto, un buon vino o un buon dolce. ottima scelta di vini. Proprio bravi anche nel servizio. Locale formale tendente all'elegante.
OTTIMO RISTORANTE CUCINA TRADIZIONALE MA RICERCATA
Pizza molto buona e locale accogliente. Leggermente sotto la media i dolci, ma è un problema comune a molte, troppe, pizzerie. Buona la birra alla spina.