Ritornati a Modena con alcuni amici un tempo residenti qui in città, abbiamo deciso di pranzare fuori e la scelta è ricaduta "sul sicuro". 5 adulti e una bambina abbiamo ordinato 6 primi (lasagne, gramigna con ragù di culatello e in bianco per la bimba, ravioli di zucca burro e salvia), 5 secondi (arrosto di maiale, carpaccio e ossobuco tra le varie scelte) più un piatto di patate al forno da spizzicare e per concludere 5 macedonie e 3 caffè. Il tutto accompagnato da due bottiglie d'acqua da 1 lt e una bottiglia piccola di vino rosso (che abbiamo diviso in due). Totale del conto 123 euro; circa 20 euro a persona se consideriamo che eravamo 6 persone, quasi 25 se consideriamo che a parte il primo la bambina non ha mangiato praticamente più nulla; insomma prezzi nella media ma piatti sempre decisamente gustosi. Ottimo come sempre!
Aldina, locale storico di Modena (dal lontano 1973) ha cambiato gestione e permette così il venerdì e sabato di recarsi presso questa trattoria anche per cena. Diversamente l'accesso al locale prima era consentito solo a pranzo (come da Antonia a Parma per intenderci). Aldina è un locale menzionato da diverse guide (Slow Food in primis), ma la sua particolare caratteristica è quella della location: la trattoria infatti è all'interno di un condominio, al primo piano dopo una rampa di scale. Le avvertenze poste al suo interno richiamano sul fatto che gli schiamazzi non sono tollerati, proprio come in un normale appartamento, ma la realtà (appena si riempie il locale) è ben diversa: saranno almeno una cinquantina di coperti tutti velocemente occupati dai clienti già all'apertura dalle ore 20, con buona pace di quelli del piano di sopra che inevitabilmente sentiranno qualcosa di più che un semplice brusio di gente che parla a bassa voce. Consiglio essenziale: prenotate in tempo, abbiamo visto decine di clienti tornare indietro sui loro passi perché il locale era totalmente pieno. Bella la cucina (parzialmente) a vista, ma i tavoli, il pavimento, le luci, persino il citofono (che squilla spesso durante la sera in maniera fastidiosa), sono tutti elementi che richiamano inevitabilmente una "mega rimpatriata tra parenti"...se non fosse che i tavoli sono tutti separati, ovviamente! Il menù é a voce e la cosa infastidirà chi vuole tenere i prezzi sotto controllo ma un cartello appeso all'ingresso mette in chiaro i costi in modo da evitare le sorprese: e i prezzi sono accettabili (a parte un coperto di 2 euro che non è dei più bassi, ma tant'é!). Elencati i primi e secondi da parte della cameriera ordiniamo: lasagna e rosette di crepes (rotolini di crepes con prosciutto, formaggio e besciamella, tagliate a rondelle e messe a cuocere in forno, una prelibatezza!). Come secondi: frittelle di baccalà (ottime) e filetto di maialino con aceto balsamico; un solo contorno da dividere in due (patate al forno), un acqua minerale in vetro, mezzo litro di Sangiovese sfuso e per concludere (ammetto che eravamo sazi) una squisita torta al cioccolato. Tutto ottimo, non ho da criticare nessuna portata, e anche il prezzo: 45 euro (meno di 25 euro a persona) mi induce a dare il massimo a questa trattoria che però...mi casca su un piccolo dettaglio che ad alcuni potrebbe dare fastidio. Riguardando i prezzi della ricevuta fiscale e confrontandoli con quelli descritti dal cartello appeso fuori dalla porta d'ingresso, si notano chiaramente che ci sono stati degli aumenti (il vino sfuso, 4 euro, pagato 5 euro) e i secondi (da 7 euro a 7,50). Attenzione, stiamo parlando in tutto di 2 euro sul totale, ma non vedo perché il cartello fuori non debba essere aggiornato. Si tratta di un piccolo segno di rispetto nei confronti dei clienti. Per me 4 stelle e mezzo.
Aperta solo a pranzo. Oltre alle immancabili tagliatelle (al ragù e ai funghi) e ai tortellini, da segnalare i tortelli di zucca (al giovedì, solo in stagione).