Trattoria del Teatro

Ho chiamato all'ultimo minuto. Per due , dicono che la sala è piena ma hanno posto nella veranda. mi assicuro che sia chiusa e riscaldata e vengo rassicurato che scaldano con stufe elettriche. quando arrivo c'è il caos all'ingresso , ma dopo una decina di minuti vengo fatto accomodare nella veranda. Noto nell'avvicinarmi che è chiusa solo sui tre lati e la cosa mi mette in ansia. Entriamo e notiamo che tutte le persone indossano il giubbotto. Una coppia che entra con noi si rifiuta di pranzare in quanto era stato detto riscaldata ma il freddo è pungente. Noi resistiamo. Ordiniamo subito due antipasti misti , un tortello allo stracotto di asina ed uno alla zucca , anatra arrosto e punta al forno , contorno patate , una bottiglia di lambrusco ed acqua. L'acqua viene portata del tipo naturalizzata in una bottiglia dal collo sbeccato , vino ok , la cameriera ci dice che abbiamo davanti a noi 40 antipasti e ci impiegheranno del tempo. Rinunciamo agli antipasti saltando ai primi , i quali arrivano dopo oltre 40 minuti , ottimi entrambi , ottimi i secondi ma l'attesa ( oltre un ora e 45 per pranzare ) ci è sembrata eccessiva. Probabilmente la cucina non riesce a fare più di un certo numero di coperti ma per non perdere denaro fanno entrare oltre misura. Causa il freddo in veranda mi è venuto un dolore alla cervicale , pertanto cibo ottimo ma non ripeterò l'esperienza. (23-11-2015)