Nei nomi che questa grande piazza ha avuto nel corso dei secoli si legge la travagliata storia di Trieste, terra di confine da sempre contesa.
Nata come Piazza San Pietro per la presenza di una chiesetta, divenne poi Piazza Grande e, nel 1918, Piazza Unità.
Nella piazza c'è la Fontana dei Quattro Continenti costruita tra il 1751 e il 1754. Le figure sono un'allegoria dei quattro continenti allora conosciuti (Europa, Asia, Africa e America).
Nido d’amore costruito in vano così Giosuè Carducci chiama il Castello di Miramare nell'omonima poesia. Il Castello, in effetti, fu voluto nel 1850 dall'arciduca Ferdinando Massimiliano d'Asburgo per farne la dimora insieme alla consorte Carlotta del Belgio.
La Cattedrale di San Giusto è la chiesa più importante di Trieste e si trova sull’omonimo colle che domina la città.
La chiesa è il risultato dell'unione della Chiesa di Santa Maria e di quella dedicata a San Giusto avvenuta negli anni tra il 1302 e il 1320.
Costruito nel 1923, commemora i marinai italiani caduti durante la Prima Guerra Mondiale ma è evidente, nei simboli e nei materiali usati, anche la celebrazione la vittoria italiana contro l’Impero Austro-Ungarico.
La natura ci ha messo 10 milioni di anni per creare questo capolavoro ma da solo poco più di un secolo gli uomini hanno avuto la possibilità di visitarla. Scoperta per caso nel 1890, nel 1908 entrarono i primi visitatori turistici.
Momentaneamente fuori servizio. Da 110 anni il Tram di Opicina o de Opcina come lo chiamano i triestini, sferraglia per il centro di Trieste e si arrampica fino all’altezza di 348 metri sulle alture del Carso che sovrastano la città giuliana.
Scrittori, poeti e caffè di Trieste sono un trinomio inscindibile: Svevo, Saba, Stendhal e altri si sono seduti ai tavoli dei caffè storici di Trieste.
Se il viaggio è prima di tutto scoperta e consapevolezza del passato, chiunque passi da Trieste dovrebbe visitare la Risiera di San Sabba.
Stabilimento per la pilatura del riso dal 1913 al 1943, dopo l'8 settembre i nazisti lo trasformarono in campo di prigionia per la deportazione e l'eliminazione di ostaggi, partigiani, detenuti politici ed ebrei.