Bibi (16-08-2013): Bar non eccessivamente grande con qualche tavolino all'esterno, curatissimo. Personale efficiente e veloce, prezzi normali. Un succo di frutta e due cappuccini al tavolo 7,80
Flanker (10-01-2012): Paradiso per i golosi dei wafer Loacker, questo locale è diviso in due parti: una sala bar dove potrete consumare al banco o ai tavolini piatti freddi (panini) o dolci e un'altra sala dove troverete tutti i prodotti Loacker, inclusi quei wafer difficilmente reperibili nei supermercati (tipo quelli al gusto limone o lamponi) o ancora linee di prodotti Loacker che personalmente non sapevo esistere (caffè, creme spalmabili, etc).. Dai mini wafer sfusi venduti a peso, alle classiche confezioni multiple, passando per bellissime confezioni regalo in metallo (piene di wafer), fino alle idee regalo a marchio Loacker (tazze, portachiavi, berretti, borse, canovacci, astucci, etc.).
Flanker (10-01-2012): Bar carino, varie paste fresche a disposizione dei clienti, ma prezzi un po' elevati: due paste e un latte macchiato: 4,40 euro!
Flanker (10-01-2012): Hotel, bar (oggetto di questa recensione), nonché l’unico punto vendita di original Sacher-torte fuori dall’Austria (al civico posto di fianco al bar) che fanno capo al marchio Stadt Hotel Città. Poche parole per questo bar estremamente elegante, esclusivo, giudicato dalla guida "Gambero Rosso" come uno dei più belli dell'intera regione. Degno di nota il fatto che all'interno del bar troverete più di 70 quotidiani, (40 testate in ben 10 lingue), tutti i giorni a disposizione della clientela. Dalle 07 alle 22 vengono serviti vari piatti caldi e freddi. Ottimo il caffè (al prezzo politico di 1 euro) fatto con l'acqua di Bolzano.
Flanker (09-01-2012): Immaginate una mattina di recarvi in un bar: chiedere due conchiglie al cacao (quelle classiche surgelate da cuocere in forno la mattina presto), di sentire chiaramente al palato che le stesse sono vecchie di qualche giorno perché la sfoglia è dura, di pagare per due paste e un latte macchiato ben 4,20 euro (! ) e infine di essere servita da una signora che è simbolo dell'antiospitalità altoaltesina e il gioco è fatto.